ho fatto un viaggio.

Sono partita ieri mattina alle undici, sarei dovuta partire alle dieci e invece poi i compagni di viaggio han fatto tardi e allora no.

Mi han fatta sedere davanti, io avrei voluto star dietro che così potevo allungare le gambe sul sedile ma hanno insistito e allora no.

In andata ho tanto riso, nel ritorno, a ore quattordici, ho riso il doppio. In pausa pranzo mi volevano ubriacare ma io sono stufa di ubriacarmi ad eventi lavorativi e allora proprio no.

Nel pomeriggio son partita per un nuovo viaggio. Un viaggio bello e poi doloroso e poi di nuovo bello. Anche nel pomeriggio ho riso, ho riso solo all’andata, nel ritorno invece ho pianto. Ho pianto come un vitello, le lacrime che sgorgavano come dalle fontane l’acqua. Non esiste fazzoletto abbastanza grande, serviva un lenzuolo. Ho lasciato che accadesse, ho lasciato che il viaggio mi portasse in posti dolorosi, sono sicura che avrei potuto gestire diversamente, avrei potuto far si che non accadesse ma non volevo lottare, son stufa di farmi la guerra.

voglio solo essere in pace, prima che con chiunque con me.

e.

 

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Una risposta a “ho fatto un viaggio.

  1. piangere fa sempre bene. Pulisce l’anima.

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